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lunedì 17 febbraio 2014

FO - Basket, CdR: La Voce dei tifosi di Anna Mazzotti

"Come perdere una partita quasi vinta": questo potrebbe essere il titolo del brutto film a cui hanno assistito 2.500 persone accorse al Palacredito per l'incontro Fulgor Forlì - Scaligera Verona. Ovviamente, essendo alquanto riduttivo condensare una partita in sei parole, bisogna fare un po' di considerazioni sull'andamento della stessa e sulle motivazioni che hanno determinato il risultato finale.
La Fulgor perde in casa (e questo è male, visto che in trasferta non riusciamo ad andare oltre la vittoria risicatissima in quel di Imola) 62 a 67, ma sarebbe potuta andare diversamente?
Credo che il pensiero che frullava per la testa della maggior parte dei tifosi all'uscita fosse proprio questo: poteva andare diversamente. Due giocatori fondamentali come Saccaggi e Crow non entrano clamorosamente in partita, al primo si può senz'altro concedere l'attenuante dei postumi fisici e psicologici della carambola automobilistica di un paio di giorni prima, al secondo concederei qualcosa in meno, anche se, da che mondo è mondo, al tiratore puro capita la giornataccia in cui tira 10 volte e segna solo una... A questo aggiungiamo la determinazione della difesa di Verona, che nel momento decisivo ha costretto Forlì all'affanno, vedi le azioni ai 24" con la palla morta in mano nostra. La squadra scaligera è ben costruita, fisica, con due USA di alto livello e un Boscagin sempreverde di grande sostanza. Fra i forlivesi solo Cain (ma gliela vogliamo dare decentemente la palla ogni tanto??), Ferguson ma soprattutto Sergio si sono dimostrati all'altezza del compito. E proprio di Sergio si parlava alla fine, e ci si chiedeva il perché del suo prolungato soggiorno in panchina nel 4° quarto: a mio parere non bisognerebbe mai e poi mai fare raffreddare troppo a lungo la mano di un tiratore in giornata di grazia, lasciandolo inspiegabilmente seduto quando invece ci sarebbe stato più bisogno della sua presenza. Direi che a Galli non mancano gli spunti su cui riflettere, considerando la contemporanea vittoria di Trieste su Trapani che ci relega in penultima posizione solitaria a 4 punti dall'aggancio e le prossime due tremende trasferte consecutive a Capo d'Orlando e Veroli. Dopo la pausa per le finali di Coppa Italia ci ritroveremo fra un mese al Palacredito contro Imola, per quelli che ritengo debbano essere due punti in tasca obbligati; e per questo la sensazione di aver perso ieri una ghiotta occasione è troppo grande per ignorarla.

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