Bella. Bella, vitale e sospirata (dopo 4 sconfitte) vittoria dell'Unieuro sul fanalino di coda Recanati. Detta così sembra una cosa da niente, una passeggiata di salute nei boschi: in casa, arriva una squadra ferma a 2 punti in fondo alla classifica e alla fine si vince 80-68.
Già, alla fine. Perchè fino a metà partita abbiamo visto ben altro. Primi due quarti di gioco vergognosi, apoteosi della figuraccia cosmica al cospetto di un pubblico attonito indispettito: difesa nulla, attacco patetico e tanta, tanta abulia generale. Poi, qualcosa è cambiato.
Ma partiamo dall'inizio. I recanatesi (arrivati con sparuto ma encomiabile seguito di tifosi) annoverano in squadra Gennaro Sorrentino, uno che da queste parti è benvoluto come il mal di denti nel weekend (tutta Forlì lo ama..) e questo rende già di per sé gustosa una partita che pare scontata nel risultato. Pare. Iniziano benissimo i marchigiani, infilano canestri da ogni posizione mentre l'Unieuro comincia il proprio calvario: il primo quarto ci vede sotto 16-28, ed i primi mormorii di disapprovazione non si fanno attendere. Nella seconda frazione va anche peggio, a 7'55" siamo in apnea 16-35, "noi vogliamo gente che lotta" ma niente da fare...3'40", Garelli in tilt prende a calci una povera sedia e fotografa il momento storico che stiamo vivendo, ma i tifosi prenderebbero a calci ben altro... 34-40 a metà, si va negli spogliatoi a testa bassa, mentre qualcuno comincia a chiedersi se sia stato un bene pagare 5000 euro di multa sostitutiva alla squalifica del campo per vedere uno scempio simile al Palafiera.
Cosa sia successo nell'intervallo non è dato sapere, fatto sta che la musica cambia. 40-40 in un minuto, poi Crockett sigla il primo vantaggio (45-43) con una schiacciatona delle sue. Funziona la difesa di squadra, si gioca fluido e Vico è in stato di grazia. Bonacini fa miracoli, Jaye anche, Recanati finalmente si scansa e chiudiamo il terzo 60-52.
Continua la marcia dell'Unieuro anche nell'ultima frazione, i recanatesi provano a riavvicinarsi ma possono contare praticamente solo sul quintetto e la stanchezza si fa sentire. Crolla Reynolds, respira Forlì che chiude 80-68. Tutti in piedi ad applaudire Bonacini MVP e la vittoria scacciacrisi (ma che fatica!!). Due quarti iniziali da buttare nell'indifferenziata, poi la rinascita: domenica si va
a Verona, e due quarti positivi su quattro potrebbero non bastare...
Anna Mazzotti
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