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venerdì 6 marzo 2015

FO - Volley, Softer: che fine ha fatto il progetto sui giovani?

Softer Volley Forlì: Al termine della stagione 2011-2012 la Volley Forlì salutò la serie A1. In estate, poi, la decisione lungimirante del presidente del sodalizio forlivese, l'Architetto Giovanni Gavelli, di ripartire dalla serie B2 e soprattutto dai giovani cresciuti nel settore giovanile. Una scelta dettata dalla crisi economica che ha colpito inevitabilmente anche il mondo dello sport. Una rosa formata di giovani.Con l'idea di affiancare loro due chiocce di lusso, ovvero Vigor Bovolenta, rimasto dopo la retrocessione e Gabriel Kunda, protagonista delle migliori annate del volley forlivese sul finire degli anni '90.
Il primo anno svanì soltanto ai playoff il sogno di salire in B1, in una stagione funestata dalla morte di Vigor Bovolenta. L'anno successivo la Volley Forlì fece di un sol boccone il torneo e arrivò in serie B2. Il campionato 2013-2014 vide la squadra, per la terza stagione consecutiva guidata da Stefano Mascetti - ora a Conselice e sulla panchina della Nazionale di San Marino -, partire forte per poi spegnersi nella seconda parte di stagione, stagione conclusa ad un passo dalla zona calda. E ora? La Softer Volley Forlì è quartultima in serie B1, con la retrocessione che incombe.
 
Che fine ha fatto il progetto basato sui giovani? Con tutto il rispetto, i vari De Angeli - classe 1966 -, De Leonibus - nato nel 1983 - non si possono propriamente definire giovani, seppur ottimi giocatori. E gli altri ragazzi a disposizione di coach Max Giaccardi (nella foto Volleyforli.it)? Se si considera che all'età di 22 o 23 anni molti atleti sono a tempo pieno nei roster di serie A1 e serie A2, l'unico futuribile è il solo trentino e classe 1994 Federico Rossatti. Senza offesa per nessuno, sia chiaro, ma basta scorrere i roster delle compagini di A.  La rosa forlivese è zeppa di classe '93, '92, peraltro - vedi Zauli - alcuni di loro non forlivesi. Se dovesse arrivare la retrocessione il progetto della Softer Volley Forlì sarebbe ufficialmente fallito. Lo dice la classifica, lo dicono i numeri.
Resettare e ripartire sarebbe la ricetta giusta. Comprando magari un titolo sportivo di serie A, che di questi tempi si potrebbe acquisire a prezzi di saldo. O rimanere per sempre nel limbo della pallavolo nazionale. Un vero peccato per chi, in 40 anni di vita, ha calcato per quasi trent'anni i campi di serie A vincendo tre volte il campionato di A2, una Coppa Italia di A2 e svariati tornei di B1, senza dimenticare un record ancora non eguagliato, ovvero quella del salto dalla B1 alla A1 in tre stagioni quando in panchina c'era un certo Piero Molducci, criticato sì ma artefice a Forlì di miracoli sportivi, un Molducci che in Spagna sta vincendo titoli a mani basse.
 
Certo, va dato atto al presidente di averci provato, ma i risultati non sono dalla sua: in tre anni o poco più scivolare dalla prima posizione della classifica dello sport forlivese al nono posto dopo Volley 2002 Forlì, Forlì Calcio, Libertas Hockey, Softball Forlì, Titans Romagna, Tigers Forlì, Olimpia Forlì e Ated2, esclusa la FulgorLibertas, è un passo indietro non indifferente.
 
Simone Feroli

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